Il 9 settembre, la Commissione Agricoltura e Sviluppo Rurale del Parlamento europeo (PE) ha dato il suo via libera ai tre regolamenti UE che regoleranno la politica agricola comune (PAC) 2023-2027.
Se approvata dall’intero Parlamento durante la sessione plenaria di novembre, la nuova PAC introdurrà nuove disposizioni relative ai sistemi di qualità dell’UE.
Guardando al regolamento di modifica dell’OCM, il testo finale concordato va verso il rafforzamento della regolamentazione del mercato e della gestione delle crisi. Nel dettaglio, l’innovazione più importante per il settore delle IG è l’estensione dello strumento di regolamentazione dell’offerta (già esistente per i formaggi, i prosciutti e i vini DOP/IGP) a tutti i prodotti DOP e IGP.
In relazione alla semplificazione del sistema delle IG, il campo di applicazione del regolamento (UE) n. 1151/2012 è stato esteso anche ai vini aromatizzati.
Tra i principali cambiamenti, la definizione di denominazione d’origine e di indicazione geografica è stata allineata a quella data a livello internazionale dall’accordo di Lisbona. Inoltre, il fattore umano, indebolito nella proposta iniziale della Commissione, è stato reintrodotto come elemento obbligatorio per la definizione di una DOP (sia per i vini che per i prodotti alimentari).
Per quanto riguarda i disciplinari dei prodotti DOP e IGP e il fattore umano come legame della qualità a un ambiente geografico particolare, il testo approvato dai deputati della ComAgri permette, se del caso, di limitarsi a una descrizione della gestione del suolo e del paesaggio, delle pratiche di coltivazione o di qualsiasi altro contributo umano pertinente al mantenimento dei fattori naturali dell’ambiente geografico. Questo si riferisce in particolare a quei prodotti il cui contributo del fattore umano alla qualità e alle caratteristiche del prodotto può essere meno specifico. Inoltre, la descrizione del contributo delle IG allo sviluppo sostenibile è stata resa volontaria.
Un’altra modifica proposta è la semplificazione della procedura di approvazione delle modifiche. Il testo legislativo introduce una distinzione tra modifiche dell’Unione e modifiche standard. Mentre le prime richiederanno una procedura di opposizione a livello dell’Unione, le seconde saranno trattate a livello degli Stati membri.
Infine, il nuovo regolamento rafforza la protezione estendendo il suo campo di applicazione a tutti i prodotti IG, comprese le merci in transito e vendute online. In particolare, fa riferimento alla protezione contro l’abuso di reputazione. Purtroppo, la protezione in relazione ai nomi di dominio, una delle principali richieste della strategia comune AREPO-oriGIn, non è stata mantenuta. Questo rimarrà un tema centrale per far rispettare la protezione online delle IG.
Per quanto riguarda il regolamento sui piani strategici, gli Stati membri potranno scegliere di sostenere i sistemi di qualità sotto il tipo di intervento “cooperazione”. Nello specifico, il testo approvato prevede la possibilità di attuare misure sia per promuovere che per istituire sistemi di qualità. Per quanto riguarda la possibilità di coprire anche i costi di certificazione, questa proposta non è stata mantenuta nel testo concordato durante i negoziati interistituzionali.
I regolamenti sulla nuova PAC dell’UE sono stati approvati dalla commissione AGRI con 38 voti a favore, 8 contro e 2 astensioni (Piani strategici), 40 voti a favore, 5 contro e 3 astensioni (Organizzazione comune del mercato dei prodotti agricoli) e 39 voti a favore, 7 contro e 2 astensioni (Finanziamento, gestione e monitoraggio della PAC).
Il voto espresso si riferisce a un processo legislativo iniziato nel 2018 con la proposta legislativa della precedente Commissione guidata da Jean-Claude Juncker. Ora deve essere approvata da tutto il Parlamento durante la sessione plenaria di novembre, entrando così in pieno vigore nel 2023, dopo due anni di regolamentazione transitoria.
*AREPO ha lavorato sulla PAC in collaborazione con oriGIn EU, sviluppando e adottando una posizione comune e una strategia di lobbying per difendere insieme le Indicazioni Geografiche a livello europeo.
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