L’edizione 2020 dell’evento biennale sui sistemi di qualità dell’UE, organizzato dalla Commissione Europea (DG AGRI) e dall’Ufficio della Proprietà Intellettuale dell’Unione Europea (EUIPO), si è svolta il 25-26 novembre 2020.
La conferenza “Strengthening Geographical Indications – on-line Conference 2020“, ha riunito per due giorni esperti di IG, professionisti, stakeholder, funzionari degli Stati membri, organizzazioni internazionali e della società civile, al fine di avviare un dibattito attivo e lo scambio di conoscenze su come migliorare il sistema di IG dell’UE in vista dell’imminente consultazione pubblica.
Con plenarie interattive e sessioni parallele, questo evento virtuale ha coperto un’ampia gamma di temi di attualità sulle IG: Controlli e applicazione; protezione della proprietà intellettuale; protezione su Internet; sostenibilità; aumento dell’attrattiva; potenziamento dei gruppi di produttori; dimensione globale delle IG; IG non agricole. Inoltre, il primo giorno è stato lanciato ufficialmente il database “GIview”. Questa nuova banca dati pubblica aiuterà la ricerca di tutte le IG registrate a livello europeo e protette dagli accordi internazionali dell’UE. Richiederà anche un ruolo attivo delle associazioni di produttori, che avranno la possibilità di mettere a disposizione diverse informazioni e dettagli sui loro prodotti.
Le Indicazioni Geografiche sono una storia di successo nell’Unione Europea
Nel suo discorso di apertura, il Commissario all’agricoltura e allo sviluppo rurale Janusz Wojciechowski ha ribadito che questo è un nuovo slancio per le IG in Europa: il rafforzamento delle IG dell’UE è una priorità chiave della Commissione Europea (CE), che intende trovare le giuste risposte alle numerose sfide che ci attendono (aspettative della società, sostenibilità, attrattiva, maggiore protezione) attraverso il processo di revisione delle IG.
“Le IG sono una vera e propria storia di successo nell’Unione Europea. Continuano a essere al centro della nostra politica agricola, sostenendo i nostri agricoltori a fornire prodotti agricoli di qualità agli europei e mantenendo le conoscenze e le tradizioni”. Sono una componente reale ed essenziale dell’identità dell’UE”.
L’obiettivo principale della CE è quello di poter presentare una proposta per un sistema di IG rafforzato entro la fine del 2021.
Principali messaggi della conferenza
La Commissione Europea si è impegnata nella revisione della politica di qualità dell’UE in primo luogo nel quadro della strategia “Farm to Fork”, quindi la sostenibilità delle IG è uno dei principali temi da affrontare.
Le indicazioni geografiche contribuiscono già oggi alla sostenibilità e alla produzione alimentare sostenibile. Ciononostante, si dovrebbe prevedere una transizione morbida verso IG più sostenibili per aumentare le loro prestazioni su questo aspetto. Inoltre, sarà anche essenziale definire e concordare alcuni indicatori, permettendo così di comunicare meglio le caratteristiche dei prodotti IG ai consumatori.
Un nuovo approccio per quanto riguarda la protezione delle IG e gli strumenti per i controlli e l’applicazione degli stessi rimangono fondamentali. In particolare, la conferenza ha sottolineato la vulnerabilità della protezione delle IG su Internet, concentrandosi sulle piattaforme di vendita online e sul sistema dei nomi di dominio (DNS). Una discussione sulla protezione si è tenuta anche nella sessione dedicata alle IG non agricole, in seguito all’apertura della CE all’introduzione di un sistema di protezione sui generis dei prodotti non agricoli con il Piano d’azione per la proprietà intellettuale.
Tra i diversi argomenti al centro dell’evento online, lo squilibrio geografico a livello UE nell’adozione delle indicazioni geografiche. Ciò ha portato ad esplorare ulteriormente come aumentare l’attrattiva delle indicazioni geografiche, ponendo l’accento sulla loro natura multidisciplinare e sulla necessità di responsabilizzare i gruppi di produttori.
Di fatto, dietro ogni IG di successo c’è un gruppo di produttori ben organizzato, che è sostenuto lungo tutto il processo da almeno un imprenditore istituzionale. In questo contesto, la priorità dovrebbe essere quella di fornire ai produttori gli strumenti e i mezzi giusti (compresa la formazione) per poter difendere e promuovere i loro prodotti, al fine di avere un ruolo economico più chiaro nella filiera.
Il rafforzamento del ruolo dei produttori è stato ricordato anche nel discorso di apertura dell’eurodeputata Irene Tolleret, Presidente dell’Intergruppo del PE su “Vino, bevande spiritose e prodotti alimentari di qualità”.
“Un aspetto rilevante da affrontare è quello di migliorare le informazioni sulle caratteristiche di questi prodotti. I consumatori non sempre differenziano le indicazioni geografiche dai prodotti non di qualità. I cittadini non riconoscono facilmente i loghi dell’UE” ha dichiarato, sollecitando a migliorare anche il posizionamento di mercato delle IG dell’UE. Nel suo discorso, si è concentrata sull’importanza della politica di promozione per i sistemi di qualità dell’UE e sulla questione dell’etichettatura nutrizionale obbligatoria sulla parte anteriore della confezione, auspicando la migliore soluzione concertata possibile per i consumatori e le IG dell’UE.
L’AREPO si è congratulata con la Commissione Europea e con l’Ufficio della Proprietà Intellettuale dell’Unione Europea per l’organizzazione di questa iniziativa di successo, accogliendo con favore i risultati del dibattito.
L’AREPO ha contribuito allo scambio durante le sessioni parallele portando la sua esperienza. Inoltre, il Segretario Generale dell’AREPO, Laurent Gomez, ha avuto il piacere di partecipare come relatore alla sessione plenaria conclusiva, esponendo le nostre priorità e le nostre aspettative per i sistemi di qualità dell’UE.
“La politica di qualità dell’UE è una politica pubblica che mira a fornire beni pubblici a tutta la società europea, e come tale dovrebbe essere considerata un pilastro importante della strategia Farm to Fork. Tuttavia, il suo potenziale è ancora poco sfruttato nell’UE. Per questo motivo, accogliamo con favore l’intenzione della Commissione Europea di rafforzare il quadro legislativo delle Indicazioni Geografiche, ritenendo che, insieme all’attuale revisione della PAC, sarà fondamentale per consolidare il ruolo delle Indicazioni Geografiche come strumenti per lo sviluppo rurale e la pianificazione territoriale“.