4 Novembre 2020 Notizie

Via libera del PE alla nuova PAC: miglioramenti per il sistema delle Indicazioni Geografiche UE

PAC

Il 23 Ottobre, durante l’ultima sessione plenaria del Parlamento europeo (PE), eccezionalmente svoltasi a Bruxelles a causa della crisi sanitaria, gli eurodeputati hanno adottato la propria posizione ufficiale rispetto alla riforma della politica agricola comune (PAC).

Il voto espresso si riferisce a un processo legislativo iniziato nel 2018 con la proposta legislativa della precedente Commissione guidata da Jean-Claude Juncker, quando il Commissario per l’Agricoltura era Phil Hogan. Nel mentre, anche il Parlamento ha cambiato la sua composizione in seguito alle elezioni del maggio 2019, cosicché la posizione del PE approvata lo scorso ottobre risulta essere il frutto del lavoro della legislatura precedente e di quella attuale.

Nelle intenzioni del PE la nuova PAC dovrebbe essere più flessibile, sostenibile e a prova di crisi e consentire agli agricoltori di garantire la sicurezza alimentare in tutta l’UE. In questo contesto, con l’obiettivo di adattare meglio la politica agricola dell’UE ai bisogni dei singoli paesi, uno dei nodi centrali della riforma consiste nel cosiddetto “New delivery model”. I governi nazionali dovranno redigere piani strategici, da sottoporre all’approvazione della Commissione, in cui definiranno le modalità per raggiungere gli obiettivi dell’UE in materia di sostenibilità. La Commissione dovrà valutare i risultati raggiunti dagli Stati, e non soltanto la loro conformità alle norme UE.

Nell’ambito della nuova PAC diverse sono le misure approvate che interessano i sistemi di qualità dell’UE. Per quanto riguarda il Regolamento sui Piani Strategici, gli Stati membri potranno scegliere di sostenere i sistemi di qualità nell’ambito del tipo di intervento “cooperazione”. In particolare, il testo approvato include la possibilità di attuare misure volte sia a promuovere sia istituire sistemi di qualità e a coprirne i costi di certificazione.

Guardando al Regolamento di modifica relativo all’OCM, invece, la posizione del PE introduce nuovi elementi con l’obiettivo di rafforzare la regolamentazione del mercato e la gestione delle crisi. In dettaglio, la novità più importante per il settore delle IG è l’estensione dello strumento di regolamentazione dell’offerta (già esistente per i formaggi, i prosciutti e i vini DOP/IGP) a tutti i prodotti DOP e IGP.

Le conseguenze del voto del PE sono importanti in relazione alla semplificazione del sistema delle IG. In primo luogo, la definizione didenominazione di origine e di indicazione geografica è stata allineata a quella data a livello internazionale dall’accordo di Lisbona. In più, il fattore umano, indebolito nella proposta iniziale della Commissione, è stato reintrodotto come elemento obbligatorio per la definizione di una DOP (sia per i vini che per i prodotti alimentari).

Relativamente ai disciplinari di produzione delle DOP e IGP, si reintroduce il requisito di elementi di tracciabilità che dimostrino che il prodotto è originario della zona geografica delimitata. Inoltre, in relazione alla descrizione del metodo di ottenimento del prodotto, presente nei disciplinari, gli eurodeputati hanno aggiunto di indicarne, laddove possibile, anche il contributo allo sviluppo sostenibile.  

Da ultimo, con la previsione di linee guida che definiscano i criteri e una metodologia comunenell’ambito della semplificazione della procedura di approvazione delle modifiche ai disciplinari di produzione, il PE ha lavorato nella direzione del mantenimento del carattere europeo e comune del sistema delle IG, al fine di assicurare coerenza in tutta l’UE e condizioni di parità tra i diversi Stati membri.

Infine, la posizione del PE include importati miglioramenti in materia di protezioneestendendone l’ambito di applicazione a tutti i prodotti IG, comprese le merci in transito e vendute online. Nello specifico,si fa riferimento alla protezione contro l’abuso di reputazione e relativamente ai nomi di dominio.

Nella prossima fase del processo legislativo sulla PAC, il PE si presenterà ai triloghi con la Commissione e il Consiglio dell’UE, che ha contestualmente approvato la propria posizione, al fine di raggiungere un accordo definitivo sul pacchetto di riforma.

La nuova PAC dovrebbe entrare pienamento in vigore nel 2023infatti, sebbene le attuali regole PAC scadano alla fine del 2020, queste dovrebbero essere prolungate per altri due anni in seguito all’approvazione del regolamento transitorio lo scorso aprile.

*AREPO ha lavorato sulla PAC in collaborazione con oriGIn EU, elaborando e adottando una posizione e una strategia di lobbying comune per difendere congiuntamente le Indicazioni Geografiche a livello UE.