Si tratta di un risultato molto importante a tutela delle produzioni di qualità europee: prodotti DOP, IGP e STG che rappresentano non solo una significativa voce economica per l’agricoltura di tanti paesi Ue, ma che costituiscono anche un patrimonio unico da un punto di vista culturale, storico e ambientale. Tutelando questi prodotti tuteliamo anche il meglio della nostra agricoltura, difendiamo i nostri territori e le nostre tradizioni agricole.”
Così Tiberio Rabboni Presidente di AREPO, l’associazione che riunisce le Regioni europee dei prodotti a denominazione d’origine, commenta la conclusione del trilogo tra Parlamento, Commissione e Consiglio europeo.
Tra i punti più qualificanti del nuovo regolamento sui sistemi di qualità, secondo Rabboni “il rafforzamento degli strumenti per combattere la piaga della pirateria agroalimentare, la possibilità di prevedere nell’etichetta dei prodotti DOP e IGP marchi d’area a riconoscimento del territorio d’origine e il via libera all’introduzione, facoltativa, della dicitura “prodotto di montagna” che permetterà di valorizzare i prodotti di alcune delle aree più svantaggiate d’Europa”.
“Su questi temi AREPO si è lungamente impegnata nello scorso anno”, ha concluso Rabboni. Resta il rammarico per lo stralcio e l’inserimento nella discussione generale della Pac della richiesta di regolamentazione dei volumi produttivi dei prodotti a qualità certificata, al pari di quello che è già previsto per il lattiero-caseario. Ora l’impegno di noi tutti dovrà concentrarsi su quest’altro importante obiettivo e più in generale sull’insieme degli strumenti di supporto alle produzioni di qualità della futura Pac”.